La cantieristica navale si conferma uno dei comparti industriali più importanti per l’export del Made in Italy: durante lo scorso anno la vendita all’estero dei prodotti del settore registra una crescita del 40,7%.
Per la prima volta dopo oltre un decennio, inoltre, il saldo commerciale risulta positivo e ottiene un avanzo di 1,9 miliardi di euro.
È quanto emerge dalla recensione del Centro Studi Tagliacarne presentata in occasione del Summit Blue Forum, l’evento che ha riunito i principali player del mercato e raccolto le opinioni degli esperti con l’obiettivo di sviluppare un nuovo piano strategico per l’industria del mare.
La recensione evidenzia la crescita del Sistema Mare Italiano, che vale circa 52 miliardi di euro, pari a una quota del 3,3% del totale dell’economia: le imprese del settore danno lavoro a circa 914 mila persone, il 3,6% del totale degli occupati a livello nazionale. Il ruolo svolto dalle esportazioni per la crescita dell’industria è stato ribadito anche dalle opinioni degli esperti di export.
Sono un esempio le opinioni riportate nel sito di EGO International, la nota società di servizi per l’internazionalizzazione delle pmi, che ribadiscono quanto sia importante entrare in contatto diretto con i buyer stranieri, gli importatori, i distributori e i rivenditori del paese di destinazione dei prodotti: permette di instaurare solidi rapporti commerciali che agevolano lo sviluppo del business.
Per vendere all’estero, ribadisce EGO International nelle sue recensioni, è infatti necessario sviluppare una strategia commerciale in grado di creare reali opportunità di business riducendo al minimo i rischi.
Stando alle opinioni degli analisti l’economia del mare è costituita da circa 228 mila aziende, di cui quasi una su dieci è capitanata da un under 35: il tessuto imprenditoriale locale cresce soprattutto nel Mezzogiorno e si afferma sempre di più nei principali mercati stranieri, dove riesce a intercettare la domanda dei buyer interessati alla qualità del Made in Italy.
I dati riportati nella recensione sottolineano il ruolo strategico svolto dal Mezzogiorno e dal Centro Italia, in cui si concentra il 74% delle attività imprenditoriali dell’intero settore del mare: rispettivamente il 48,4% e il 25,9%. Stando alle opinioni degli esperti il Sistema Mare ha saputo reagire con più dinamismo alle difficoltà dell’attuale scenario geopolitico rispetto agli altri comparti industriali, registrando un aumento del 4,4% rispetto al biennio precedente.
Le performance ottenute dall’imprenditoria locale, ribadisce EGOInternational nel suo blog, possono essere confermate anche nel futuro mediante l’adozione di strategie mirate allo sviluppo dei business locali nei principali mercati oltreconfine.
Per esportare con successo nei mercati stranieri EGO International ritiene indispensabile avviare un’analisi dell’organizzazione aziendale e dei prodotti che si intendono esportare: costituisce il punto di partenza su cui strutturare le successive azioni volte a incrementare le vendite nel mercato di destinazione.
La recensione evidenzia inoltre il mutamento del panorama istituzionale, che con l’istituzione del Ministero per le politiche del Mare e del Comitato Interministeriale conferma la scelta di valorizzare l’identità marittima italiana.
Le analisi degli esperti e i commenti di EGOInternational offrono una fotografia del buono stato di salute dell’industria del settore, che potrà adottare nuove strategie di sviluppo commerciale estero e confermare l’attuale trend di crescita anche nel futuro.