Quando si ha a che fare con impianti di nebulizzazione, soprattutto per motivi legati alla propria attività industriale o ricettiva, se non si è professionisti del settore è naturale documentarsi sulle caratteristiche di queste soluzioni e, in particolare, cercare di capire di cosa si parla quando si nominano gli ugelli nebulizzatori. Nelle prossime righe, potrai trovare delle preziose informazioni in merito.
Ugelli nebulizzatori: a cosa servono e come funzionano
Gli ugelli nebulizzatori sono componenti aventi lo scopo di trasformare l’energia cinetica di un getto liquido in gocce caratterizzata da un’alta velocità. Studiati tecnicamente per fare in modo che l’impianto garantisca il massimo del comfort agli utenti di un determinato spazio. Da qualche anno a questa parte, la qualità tecnica degli ugelli spruzzatori è migliorata tantissimo.
Il motivo principale riguarda l’ampiezza delle loro applicazioni in campo industruale e ricettivo.
Nell’ambito delle numerose alternative di ugelli nebulizzatori, è possibile trovarne alcuni che producono un getto a cono cavo. Altri, invece, permettono di apprezzare la produzione di un getto a cono pieno.
Un altro criterio degno di nota riguarda la pressione. Più è alta, più l’ugello permette all’impianto di concretizzare una nebulizzazione di qualità. Ricordiamo inoltre che, prima di acquistare un impianto di nebulizzazione, è essenziale prendere informazioni in merito alle dimensioni dei fori apicali, che dovranno essere il più possibile contenute.
Le dimensioni ideali dovrebbero aggirarsi attorno a valori compresi tra 0,1 e 0,5 mm. Tornando un attimo alla pressione, ricordiamo che, affinché le nebulizzazione sia di qualità, non dovrebbe superare le 70 atmosfere. Rammentiamo inoltre che tra i criteri da tenere in considerazione quando si parla di ugelli nebulizzatori è presente l’angolo di spruzzo.
I problemi tecnici a cui possono andare incontro gli ugelli spruzzatori
Chi ha a che fare con ugelli spruzzatori perché deve gestire un impianto di nebulizzazione all’interno della propria attività, dovrebbe essere a conoscenza delle problematiche tecniche che possono coinvolgere questi componenti.
Una delle principali è l’ostruzione. In questo caso, ci si rende conto che c’è qualcosa che non va perché il getto perde palesemente la sua efficienza. In tali frangenti, è opportuno procedere con la pulizia.
Tra le sostanze più utili al proposito, è possibile ricordare sostanze come l’aceto di vino, acide ma non eccessivamente corrosive. In alternativa, si può ricorrere a un anticalcare. Quello che conta è non trascurare assolutamente la fase di pulizia, in quanto il rischio, in caso contrario, è quello di procurare danni all’ugello e di rovinarne anche le guarnizioni.
Un ulteriore suggerimento, utile nel caso in cui i consigli appena ricordati non dovessero servire, prevede il fatto di liberare i fori dallo sporco con un ago. In questo frangente, è opportuno non esercitare troppa pressione, così da evitare che l’ago si spezzi.